Nel 2013 nasce “Famiglie al centro: la forza delle reti”, un articolato progetto a favore del benessere dei minori e delle famiglie, cofinanziato dall’Assessorato ai Servizi Sociali della Regione Veneto e dai diciannove Comuni dell’A.ULSS 16 all’interno dei quali è cresciuto (Abano Terme, Albignasego, Brugine, Cadoneghe, Cervarese Santa Croce, Legnaro, Limena, Mestrino, Montegrotto Terme, Noventa Padovana, Ponte San Nicolò, Rovolon, Rubano, Saccolongo, Sant’Angelo di Pove di Sacco, Selvazzano Dentro, Teolo, Torreglia e Veggiano).
Il Progetto è finalizzato alla promozione di una cultura dell’accoglienza, al sostegno della genitorialità, alla riduzione di situazioni di vulnerabilità e disagio familiare ed alla sensibilizzazione sul tema dell’affido familiare. “Famiglie al centro” si sviluppa attivando, nei territori comunali aderenti, un’azione coordinata tra comunità e servizi attraverso il supporto di reti di famiglie accoglienti in ogni Comune e di un Centro per l’Affido e la Solidarietà Familiare.
Dopo un anno di intensa attività di progetto nel territorio, il 4 Aprile 2014 è stato istituito il terzo Centro per l’Affido e la Solidarietà Familiare dell’A.ULSS 16. Attualmente il nuovo C.A.S.F. – Padova Ovest è dunque impegnato nell’attività di affido familiare e reti di famiglie accoglienti.
Le reti di famiglie accoglienti
Il progetto “Famiglie al centro: la forza delle reti” ha l’obiettivo di promuovere e creare reti di solidarietà familiare, favorendo la partecipazione della cittadinanza alla promozione del benessere della propria comunità. La rete è uno spazio d’incontro mensile tra famiglie sensibili ai temi dell’accoglienza e della solidarietà familiare, dove hanno la possibilità di instaurare tra loro nuove relazioni e crescere assieme nel confronto. Entrando “in rete”, le famiglie collaborano con i servizi pubblici attivando forme di solidarietà familiare e interventi di tipo preventivo, limitato nel tempo a beneficio di bambini e ragazzi, in situazione di lieve problematicità, appartenenti alla loro comunità locale.
La famiglia accogliente, in base alle proprie disponibilità e in accordo con la famiglia accolta, offre uno spazio e un tempo concreti in cui condividere con il bambino accolto il proprio essere famiglia (ad esempio i momenti dei compiti, della merenda, dell’accompagnamento alle attività pomeridiane…). Le accoglienze dei minori vengono accompagnate dalla rete di famiglie, dall’Assistente Sociale del Comune e da un educatore professionale.
L’affido familiare
L’affido è l’istituto giuridico, regolato dalla legge 184/’83, modificata dalla Legge 149/’01 “Diritto del minore ad una famiglia” e dalle Linee Guida della Regione Veneto.
È un intervento temporaneo di aiuto e sostegno ad un minore e alla sua famiglia che vive una situazione di difficoltà.
Con l’affido il minore viene accolto presso un’altra famiglia in grado di assicurargli il mantenimento, l’educazione, l’istruzione e le relazioni affettive di cui egli ha bisogno.
L’affido si conclude quando viene superata la difficoltà della famiglia del bambino che pertanto può riaccogliere il proprio figlio.
Caratteristiche: temporaneità, mantenimento dei rapporti del bambino con la famiglia, previsione del suo rientro in famiglia.
Possono diventare affidatari coppie sposate o conviventi, coppie con o senza figli, persone singole.
Chi fosse interessato all’affido deve frequentare un percorso di formazione rispetto a tale importante tematica contattando l’équipe del C.A.S.F. Padova Ovest.
C.A.S.F. Padova Ovest
c/o Palazzo Maestri
Via Roma, 32
35030 Selvazzano Dentro (PD)
Tel. 329 974 3651
E-mail: casfpdovest@comune.selvazzano-dentro.pd.it
Responsabile: dr. Emmanuele Bottaro
Coordinatrice: dr.ssa Giulia Michelotto